Artiste Donne Contemporanee

Per alcuni l'arte delle donne è soltanto una moda temporanea, un fenomeno passeggero, come dimostrerebbe la miriade di collettive organizzate negli ultimi anni. In realtà la scena artistica è quanto mai ricca di proposte e di interpreti femminili, non si tratta di un fenomeno, ma di dinamiche precise che gli autori analizzano a partire dalle ricerche femministe degli anni Settanta. Basta infatti riflettere sulla storia dell'ultima parte del Novecento per capire che le artiste non solo hanno cambiato la loro
condizione, ma l'arte stessa degli ultimi anni. Inoltre, pare innegabile che i giochi più sensualmente erotici siano opera di autrici femmine. In quest'ambito, quasi sempre, le donne appaiono più dirette, più coinvolte, più consapevoli, più conturbanti, in definitiva più "artistiche"; e spesso, con sollievo di tutti, pure maggiormente autoironiche.
Tra le artiste contemporanee donne che spiccano, vi sono:


Cindy Sherman: nata nel 1954 è una artista, fotografa e regista statunitense ed è conosciuta per i suoi autoritratti concettuali. Sherman produce serie di opere, fotografando se stessa in una varietà di costumi. In serie recenti, datate 2003, si presenta come clown. Sebbene la Sherman non consideri il proprio lavoro femminista, molte delle sue serie di fotografie, come "Centerfolds," (1981), richiamano l’attenzione sullo stereotipo della donna come appare nella cinematografia, nella televisione e sui giornali.
Francesca Woodman: nata nel 1958, morta nel 1981, è una fotografa statunitense. Fu, nonostante una vita piuttosto breve, un'artista fotografica influente e importante per gli ultimi decenni del XX secolo.
Appariva in molte delle proprie fotografie e il suo lavoro si concentrava soprattutto sul suo corpo e su ciò che lo circondava, riuscendo spesso a fonderli insieme con abilità. La Woodman usava in gran parte esposizioni lunghe o la doppia esposizione, in modo da poter partecipare attivamente all'impressionamento della pellicola.
Marina Abramovic: È nata a Belgrado nel 1946. Nel 1976 iniziano la relazione e la collaborazione con un altro artista, Ulay, nato peraltro nel suo stesso giorno. Dopo dodici anni di relazione, hanno deciso di interrompere il loro rapporto con una camminata lungo la Grande Muraglia Cinese. Punta d'avanguardia della performance e della body art fin dai primi anni '70, Marina Abramovic ha segnato in maniera profonda e innovativa l'arte degli ultimi trent'anni. Le scelte tematiche vanno dalla rappresentazione della sessualità e della femminilità, dalla dimensione intima e quotidiana, all'interpretazione etica e sociale della realtà contemporanea. Fin dagli esordi ha scelto il proprio corpo come oggetto della sua arte,
mettendo in gioco e indagando i confini estremi della resistenza fisica e psicologica.
Jenny Holzer: Nata nel 1950, è un' artista statunitense. Il suo campo di intervento è costituito dal posizionamento di brevi testi nello spazio urbano attraverso l'utilizzo di vari supporti (cartaceo, LED luminosi, pietre incise, video). Complessivamente si tratta di un'operazione di defamiliarizzazione del paesaggio mediatico più consueto che mima e ribalta i dispositivi pubblicitari. I testi, tipograficamente privi di ogni accento calligrafico, sono costituiti in prevalenza da brevi enunciati relativi alla quotidianeità, al potere, alla giustizia ai rapporti umani e, con maggiore insistenza negli anni più recenti, alla morte e alla guerra. Il punto di vista, soprattutto nei primi lavori, è spesso contraddittorio o ambiguo, mentre nelle ultime ricerche si registra spesso una maggiore componente drammatica.
Barbara Kruger: Nata nel 1945, è una fotografa statunitense. Dopo aver frequentato la Syracuse University,la scuola di arti visive e aver studiato arte e design con Diane Arbus alla Parson's School of Design di New York, Kruger ottiene un lavoro di design alle pubblicazioni Condé Nast. Lavorando per la rivista Mademoiselle, viene rapidamente promossa capo designer. Poi, lavora come designer grafico, art director e picture editor nei dipartimenti artistici alla House and Garden, Aperture e per altre pubblicazioni. I lavori di Kruger sono diretti ed evocano una risposta immediata. Spesso si avvale di immagini di donne recuperate da pubblicità su riviste o giornali, a cui aggiunge brevi testi che ne sovvertono il senso. L'uso delle immagini in bianco e nero, il font e la scelta dei colori hanno creato uno stile originale e facilmente riconoscibile. Lo scopo dei messaggi di Barbara Kruger è quello di farci riflettere su temi politici e sociali e sui luoghi comuni della società moderna.
Rebecca Horn: Nata nel 1944, è una scultrice e regista tedesca, famosa soprattutto per le sue estensioni corporali, opere che consistono in prolungamenti di parti del corpo, la più famosa delle quali è ritenuta essere Einhorn (Unicorno), un vestito dotato di un lungo corno che si proietta in alto partendo dalla testa, e Pencil Mask (Maschera di matite), una maschera con diverse matite che ne fuoriescono.
Nan Goldin: Nasce nel 1953, è una fotografa statunitense contemporanea. Nan Goldin osserva la parte trasgressiva e nascosta della vita della città con un approcio intimo e personale. I ricordi privati divengono opere d'arte solo dopo la decisione di esporli. Ritrae amici e conoscenti, ma anche se stessa. Il suo stile diventa un'icona della sua generazione.
Marlene Dumas: Nata nel 1953. Fotografa e pittrice statunitense. Spesso utilizza come fonti per il suo lavoro polaroid di amici e amanti, oltre a riviste e materiale pornografico. Marlene Dumas dipinge anche ritratti di bambini e scene erotiche con l’intento esplicito di turbare il mondo dell’arte contemporanea.
Sam Taylor-Wood: Nata nel 1967, è un' artista e regista britannica. Nota artista concettuale che lavora nel campo della fotografia e del cinema, identificandosi come membro del movimento Young British Artists
Pipilotti Rist: Nata nel 1962, è una artista svizzera, attiva nel campo della videoarte.
Shirin Neshat: Nasce nel 1957 in Iran.
E' un' artista di arte visiva contemporanea, conosciuta soprattutto per il suo lavoro nel cinema, nei video e nella fotografia.
Attraverso il suo lavoro Shirin Neshat analizza le difficili condizioni sociali all'interno della cultura islamica,con particolare attenzione al ruolo della donna.
Il lavoro di Shirin Neshat si rivolge al significato sociale, politico e psicologico dell’essere donna nelle società islamiche contemporanee.
Vanessa Beecroft: Nata nel 1969, è una artista italiana. È considerata una delle artiste più innovative e accreditate nel panorama contemporaneo internazionale. La scelta espressiva della Beecroft matura fin da giovanissima è stata quella di pensare e realizzare performance, utilizzando il corpo di giovani donne più o meno nude, questo straordinario materiale umano viene mosso secondo precise coreografie come su una scacchiera invisibile, con opportuni commenti musicali o con lo studiato variare delle luci.
Ciascuna delle partecipanti deve attenersi con scrupolo a una serie di precise e inderogabili norme che l'artista impone prima di ciascuna azione, per comporre dei veri e propri "quadri viventi", esposte in gallerie e musei di arte contemporanea. L'artista pone al centro della propria riflessione i temi dello sguardo, del desiderio e del volubile mondo della moda. Private di ogni possibilità di dialogo o di relazione, esse appaiono congelate al di là di un'invisibile barriera. Al tempo stesso il loro mutismo e il loro totale isolamento producono lo strano effetto di far rimbalzare lo sguardo di chi guarda su sé stesso, trovandosi in una situazione di disagio.
Elisabetta Alberti: Artista trentina che ha messo in scena nell'ultimo decennio una nutrita serie di immagini insolite, realizzandole tutte attraverso stampe fotografiche (in b\n e grande formato) su tela, in seguito arricchite di alcune dosate campiture cromatiche in acrilico e sopratutto addizionate di discreti (ma spiazzanti)interventi "decorativi" ricamati.
Allegra Corbo: Nata a Milano nel 1968, fa parte di quel genere di persone che vivono la propria arte nel quotidano, in quegli spazi dove c'è un labile confine tra la vita personale da quello che si realizza.
Ketty La Rocca: Nasce a La Spezia nel 1938 – Muore a Firenze nel 1976. E' stata una pittrice italiana.
È stata una delle più importanti artiste italiane a misurarsi con la Body art. La sua ricerca si alimenta di una profonda riflessione sull'universo della comunicazione. Le sue prime opere sono riconducibili all'interno della poetica della poesia visiva portata avanti negli anni '60 dal Gruppo 70 a Firenze. Successivamente l'artista si confrontò pionieristicamente con le tecniche espressive più avanzate della sua epoca, quali il videotape, l'installazione e la performance. Si concentrò infine sul linguaggio del corpo e sul gesto arrivando a servirsi delle radiografie del suo cranio e della sua stessa grafia. La sua ricerca ultima, vicina all'arte concettuale, approdò alle Riduzioni in cui le immagini vengono ricondotte, per graduale trasfigurazione, a segni astratti.

 

Fonte: Dizionarietto di storia dell'arte contemporanea a cura dell'Accademia Belle Arti di Catania

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